Challenge delle Parole Quasi Intraducibili (FairyPiece version)

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    Challenge delle Parole Quasi Intraducibili (FairyPiece version)



    Salve a tutti, sono Soly Dea e da brava studentessa di lingue non ho potuto fare a meno di accorgermi che esistono parole intraducibili cioè prive di un perfetto equivalente nelle altre lingue. Tali parole vengono allora tradotte dalla lingua di partenza alla lingua d’arrivo con un’espressione di tre o quattro termini oppure con un’intera frase. Vi propongo una lista di circa 50 parole intraducibili che potrebbero essere usate come prompt per delle fanfiction: circa una ventina di queste parole sono giapponesi (le più suggestive a mio parere), tutte le altre appartengono a moltissime altre lingue diverse. Se siete a conoscenza di altre parole, fatemelo sapere e le aggiungerò!


    GIAPPONESE
    Itadakimasu: si dice sempre prima di cominciare a mangiare, ma è molto di più del nostro semplice “buon appetito”. Serve infatti per ringraziare con umiltà chi ha preparato il cibo ma anche chi ha lavorato per fare in modo che si trovi sulla nostra tavola. Può essere detto anche se si è da soli.
    Gochisousama (deshita): viene invece detto alla fine di un pasto quando si lascia o si sta per lasciare la tavola e ha il significato di “grazie per il cibo”. Anche questo è rivolto a chi ha preparato il piatto, sia che ci si trovi al ristorante sia che ci si trovi a casa di qualcuno come ospiti.
    Otsukaresama: si usa per ringraziare le persone che hanno dimostrato un grande impegno nello svolgere i propri compiti. Con questa espressione si riconosce il loro duro lavoro. Spesso la si utilizza per accogliere chi torna a casa dall’ufficio dopo una lunga giornata di lavoro.
    Komorebi: l’effetto particolare della luce del sole che filtra attraverso le foglie degli alberi.
    Komeroshi: il vento freddo che inizia a soffiare quando l’inverno sta per arrivare.
    Mono no aware: la consapevolezza della precarietà delle cose, una sorta di nostalgia e sensibilità verso la natura transitoria della bellezza e della vita.
    Shinrin-yoku: in italiano “trarre giovamento dell’atmosfera della foresta” o “bagno nella foresta”. Indica una speciale terapia del benessere in cui si va alla ricerca di un luogo molto tranquillo tra gli alberi per ritrovare il contatto con la natura.
    Yugen: le capacità misteriose che non possono essere descritte a parole.
    Shoganai: ciò che non può essere evitato. Significa accettare che qualcosa può avvenire al di fuori del nostro controllo. Questa parola serve per incoraggiare le persone ad andare avanti nella vita senza rimanere troppo legate al passato e senza rimorsi.
    Wabi-sabi: la bellezza imperfetta, impermanente e incompleta. Si tratta di una visione del mondo fondata sulla capacità di accogliere la transitorietà delle cose e di riconoscere la bellezza anche nell’imperfezione.
    Koi no yokan: incontrare qualcuno e sapere di essere destinati ad innamorarsi a vicenda.
    Shibumi: bellezza poco appariscente. Si tratta della grande raffinatezza che si nasconde dietro un aspetto ordinario e comune.
    Age-otori: l’apparire meno belli dopo essersi tagliati i capelli; una persona che, fresca fresca di parrucchiere, si sente più brutta di prima.
    Hanami: la millenaria usanza giapponese di godere della bellezza della fioritura degli alberi, in particolare di quella dei ciliegi.
    Ikigai: la ragione di essere, la cosa che ci dà forza di svegliarci ogni mattina.
    Kawaakari: l’ultimo bagliore di luce sulla superficie di un fiume al tramonto.
    Fuubutsushi: sentimenti, odori, immagini che evocano ricordi di una particolare stagione.
    Aiaigasa: ombrello condiviso. A volte la pioggia può essere una buona scusa per “farsi dare un passaggio” sotto l’ombrello dalla persona del cuore.
    Satsukibare: giorno luminoso di Maggio che segna l’avvicinarsi dell’estate.
    Inemuri: la capacità di addormentarsi per breve tempo in un luogo pubblico, per esempio al ristorante o in autobus.
    Yoisho: lasciarsi cadere sulla sedia con un sospiro o un grugnito, solitamente dopo una giornata pesante.
    Ishin-denshin: una comunicazione intima, personale tra due individui che si capiscono a vicenda senza bisogno di parlare.
    Ichigo Ichie: ogni incontro con un’altra persona va affrontato essendo consci del fatto che potremmo anche non rivedere mai più quella persona e quindi bisogna far sì da non avere rimpianti per come ci si è comportati.
    Nankurunaisa: con il tempo si sistema tutto.
    A-un : comunicazione non verbale che c'è tra amici, che si capiscono senza parlare.
    Utsura-Utsura: stare a metà tra sonno e veglia.
    Kenshō: momento improvviso e fugace di illuminazione.
    Kogarashi: il primo soffio di vento che annuncia l'inverno.


    PORTOGHESE
    Cafuné: accarezzare la chioma della persona amata facendo scorrere le dita tra i capelli.
    Cheiro no cangote: strofinare la punta del naso sul collo della persona amata.
    Saudade: una forma di malinconia-nostalgia, in bilico tra dolcezza e struggimento; si riferisce a qualcosa che non si è vissuto ma che si vorrebbe vivere o rivivere.
    Desenrascanςo: quando in modo roccamboloesco e con pochi mezzi a disposizione, si riesce a risolvere una situazione difficile.


    HINDI
    Viraha: la consapevolezza dell’amore che arriva nel momento della separazione, rendersi conto di amare una persona soltanto poco prima della sua (o vostra) partenza o di una separazione più o meno inevitabile.
    Jijivisha: il forte ed eterno desiderio di vivere e continuare a vivere.
    Jugaad: trovare soluzioni innovative, improvvisate e geniali, utilizzando quello che si ha. È la capacità di trovare soluzioni creative, frugali e inaspettate.


    FRANCESE
    Retrouvailles: il sentimento di gioia che proviamo quando finalmente ritroviamo la persona che amiamo dopo una lunga separazione.
    Sillage: la scia lasciata in cielo da un aereo o nell’acqua da una barca, la traccia di profumo lasciata nell’aria da una cosa o da una persona che ci ha preceduti in un determinato luogo.
    Frisson: brivido di paura, piacere ed eccitazione.


    TAMIL, lingua parlata in India, Sri Lanka e Singapore
    Oodal: quella finta rabbia che gli innamorati ostentano dopo un banale litigio, un grande amore mascherato da rabbia che può servire a ritrovarsi con più gioia quando si fa la pace.
    Mann Vaasanai: l'odore della pioggia sulla terra secca.


    YAGHAN, lingua indigena della Terra del Fuoco (Cile)
    Mamihlapinatapei: gioco di sguardi tra due persone che si piacciono, guardarsi reciprocamente negli occhi sperando che l’altra persona faccia qualcosa che entrambi desiderano ardentemente ma che nessuno dei due vuole fare per primo.


    SPAGNOLO
    Flechazo: colpo di fulmine, amore a prima vista, una freccia scoccata da Cupido. È quel momento in cui vediamo una persona per la prima volta e capiamo che vorremmo averla al nostro fianco per tutta la vita.
    Engentar: desiderare di stare soli, ricercare una serena solitudine, il desiderio di allontanarsi dagli altri gioendo della propria solitudine.


    RUMENO
    Dor: attendere con trepidazione lo squillo del telefono, guardare continuamente l’orologio in attesa di un appuntamento, avere l’impressione che il tempo che ci separa dalla persona che amiamo non passi mai. È il desiderio misto a gioia e malinconia di rivedere al più presto le persone di cui sentiamo la mancanza.


    GALLESE
    Cwtch: non un semplice abbraccio, non un abbraccio qualsiasi, ma un abbraccio affettuoso che diventa un luogo sicuro, quel luogo in cui ci sentiamo veramente a casa, tra le braccia della persona amata.


    RAPA NUI, lingua dell’Isola di Pasqua
    Manabamate: uno dei sintomi più evidenti dell’innamoramento, cioè l’improvvisa e inspiegabile mancanza di appetito persino davanti a un piatto prelibato.
    Tingo: l’atto di prendere in prestito oggetti dalla casa di un amico senza mai restituire nessuno di essi.


    COREANO
    Won: la difficoltà di una persona nel rinunciare a un’illusione per guardare in faccia la realtà.
    Dapjeongneo: quando qualcuno fa una domanda ad un altro avendo già in mente una ben precisa risposta.
    Nunchi: l'arte di sentire e comprendere l'umore altrui .


    CINESE
    Hai shi shan meng: la promessa di amore eterno.
    Yúyīn: la sensazione del suono che resta in un orecchio dopo averlo sentito.
    Shu: mettere l'altro nel proprio cuore
    Yuán fèn: relazione determinata dal destino. La fatidica coincidenza delle relazioni: non avvengono per caso, ma dipendono dalle azioni commesse nella vita precedente. Chi si incontra, insomma, lo fa grazie a una innata connessione universale.


    RUSSO
    Odnoliub: una persona che ha un unico amore nella propria vita.
    Zapoi: due o più giorni in stato di ubriachezza dopo i quali ci si ritrova in viaggio o ci si risveglia in un posto inaspettato.
    Pochemuchka: una persona che fa molte domande, parola spesso usata affettuosamente dai genitori nei confronti di bambini particolarmente curiosi.
    Toropýga: una persona che è continuamente di fretta.
    Halatnost: l'apatia che si prova al mattino e che rende difficile alzarsi dal letto, vestirsi e cominciare la giornata.


    TAGALOG, lingua delle Filippine
    Kilig: farfalle nello stomaco, la vertigine che si prova quando si incontra la persona per cui si ha una cotta.
    Gigil: l’impulso irresistibile di pizzicare o stringere qualcuno a cui si vuole bene.
    Balikwas: saltare improvvisamente in un’altra situazione e sentirsi sorpreso, ma anche andare contro corrente e abbandonare la propria zona di comfort.


    BANTU, dialetto africano
    Hanyauku: camminare a piedi nudi sulla sabbia calda.
    Mbuki-mvuki: la voglia di togliersi i vestiti mentre si balla per sentirsi più liberi.
    Ilunga: persona che la prima volta perdona tutto, la seconda volta è tollerante, ma la terza non ha pietà.
    Ubuntu: umanità verso gli altri, la sensazione del sentirsi parte di una grande comunità, secondo la filosofia che una persona è quella che è in virtù di ciò che tutti siamo. Chi ha ubuntu non può perseguire solo il vantaggio personale, ma è una persona aperta e disponibile e fa del bene che si diffonde in tutta l’umanità.


    TEDESCO
    Lebenslangerschicksalsschatz: dono del destino di tutta una vita.
    Schnapsidee: quel piano astruso e ridicolo che ti viene in mente quando sei ubriaco e che ti porta a combinare disastri irreparabili.
    Drachenfutter: letteralmente “il cibo del drago”, ovvero il regalo che si fa a qualcuno quando si sa di aver fatto qualcosa di sbagliato, nel tentativo di addolcirlo e placare la sua rabbia.
    Muskelkater: il dolore che si avverte ai muscoli il giorno dopo aver fatto esercizio fisico.
    Backpfeifengesicht: una persona la cui faccia sembra aver bisogno di essere presa a pugni o a schiaffi.
    Fensterln: fare una visita alla persona amata di notte arrampicandosi fino alla finestra della sua camera da letto.
    Schultüte: da Schule (scuola) e Tüte (sacchetto), indica una tradizione prettamente tedesca cioè un cono colorato e decorato, pieno di piccoli doni utili per la scuola e di dolcetti, che i bambini della prima classe della scuola primaria ricevono dai genitori o dai nonni con lo scopo di rendere più dolce il primo giorno di scuola, che spesso può essere traumatico.
    Lampenfieber: ansia da palcoscenico, la paura di stare sotto i riflettori.
    Habseligkeiten: oggetti personali che hanno un basso valore materiale ma un forte valore affettivo.
    Morgenmuffel: chi al mattino, appena sveglio, è di cattivo umore, parla poco e non vuole che gli si parli.
    Innerer Schweinehund: (letteralmente “cane-maiale interiore”) un animale molto potente che, secondo l’immaginazione tedesca, abita nel nostro animo e deve essere sconfitto per fare cose sgradevoli (es. la dichiarazione dei redditi, alzarsi alle 6 di mattina per andare a correre prima del lavoro)
    Finderlohn: ricompensa per chi trova un oggetto smarrito, specialmente se prezioso, e anziché tenerlo con sé lo restituisce al suo legittimo proprietario o lo porta alla polizia. Il finderlohn può essere un semplice grazie, un caffè, una somma di denaro, un regalo ecc.
    Fernweh: nostalgia di posti lontani, desiderio di viaggiare.
    Waldeinsamkeit: la sensazione di sentirsi soli come in un bosco.
    Verschlimmbessern: verbo che indica il peggiorare una situazione cercando di migliorarla.
    Geborgenheit: la sensazione di sicurezza che si prova stando con la persona a cui si vuole bene.
    Vorfreude: è la felicità che deriva dal pregustare la felicità futura.
    Torschlusspanik: la paura che con l'avanzare dell'età neghi la possibilità di essere felici.
    Sehenswürdigkeit: un’attrazione di un luogo che vale la pena di essere visitata, una meraviglia da non perdere quando si viaggia in un particolare posto.
    Wanderlust: nata dall’unione di “Wandern” (girovagare) e “Lust” (desiderio), la Wanderlust esprime il perenne desiderio di viaggiare, quasi un’ossessione, una voglia perenne di partire per fuggire in qualsiasi luogo del mondo, l’importante è che sia lontano da casa.


    INGLESE
    Serendipity: lo scoprire qualcosa di inatteso e importante che non ha nulla a che vedere con quanto ci si proponeva o si pensava di trovare, attitudine a fare scoperte fortunate e impreviste.
    Redamancy: l’atto di amare qualcuno che ti ama, un amore ricambiato in pieno.
    Chrysalism: tranquillità di essere in casa durante la tempesta. Viene da “crisalide” e vuole rendere l’idea di sentirsi protetti, come in uno stato embrionale.
    Psithurism: il fruscio delle foglie mosse dal vento.
    Nyctophilia: l’amore per la notte e per le caratteristiche che a questa si accompagnano, oscurità e silenzio. Il soggetto nictofilo trova conforto all’idea della notte e generalmente preferisce svolgere le proprie attività durante le ore buie piuttosto che con la luce del giorno.
    Palinoia: l’ossessiva ripetizione di un atto volto a raggiungere la perfezione.
    Petrichor: il profumo della pioggia sulla terra calda e asciutta.
    Agastopia: osservare e apprezzare una particolare zona del corpo dell’altro.
    Apricity: il sole tiepido tipico di un freddo giorno d’inverno.
    Philocalist: un amore per la bellezza, qualcuno che vede e apprezza la bellezza in ogni cosa.
    Trainspotter: chi ha l’hobby di recarsi frequentemente alla stazione e guardare i treni che passano (concetto peculiare della cultura inglese che ad esempio in Italia non esiste)
    Nonplussed: quando provi qualcosa di talemente forte e contrastante che non riesci a descriverlo a parole.


    INUIT, lingua eschimese
    Iktsuarpok: l’attesa provata per qualcuno che spinge a controllare continuamente se la persona sia finalmente arrivata; la frustrazione che si prova quando si aspetta qualcuno che è in ritardo.
    Qarrtsiluni: sedersi al buio con qualcuno aspettando qualcosa di grosso.


    NORVEGESE
    Fylleangst: la paura di aver fatto qualcosa di cui non ci si ricorda mentre si era ubriachi
    Utepils: stare all’aperto in una giornata di sole, bevendo una birra.
    Gjensynsglede: la felicità di incontrare qualcuno che non vedi da molto tempo.
    Friluftsliv: connettersi con la natura, la sensazione che si prova quando si trascorre del tempo all’aria aperta e si sta in mezzo alla natura. È quel senso di pace e serenità che va in contrasto con la frenesia della quotidianità e che si può vivere facendo sport nella natura, ma anche semplicemente meditando o respirando aria buona, facendosi regalare energia dall’ambiente circostante.


    TURCO
    Gumusservi o Yakamoz: il riflesso della luna sull’acqua.


    URDU
    Goya: quando leggere ci fa dimenticare chi e dove siamo, quando ci fa volare verso montagne che nemmeno sapevamo esistessero, e ci fa nuotare in oceani in cui saremmo incapaci di tuffarci.


    OLANDESE
    Queesting: accogliere l’amante nel proprio letto per chiacchierare. Il termine ha una storica tradizione: la donna lasciava di notte le porte della propria camera aperte nell’attesa che l’amante entrasse e le parlasse; lo faceva per conquistarlo e con il pieno consenso dei familiari.
    Uitwaaien: fare una passeggiata per schiarirsi le idee.
    Kattebel: un breve biglietto scritto in modo informale e dato a qualcuno per attirare la sua attenzione oppure tenuto per sé come promemoria per non dimenticare qualcosa.
    Gezelligheid: il calore provato stando con la persona a cui si vuole bene.


    ARABO
    Samar: sedersi insieme per raccontare storie all’ora del tramonto.
    Ya'aburnee: la speranza che la persona che ami viva più a lungo di te, così da risparmiarti il dolore di vivere senza di lei.


    FINLANDESE
    Kalsarikännit: quando qualcuno preferisce rimanere a casa da solo e ubriacarsi in biancheria intima invece di uscire a divertirsi.
    Sielunmaisema: il "paesaggio dell'anima", quello che ti porti sempre nel cuore, l'unico posto in cui ti senti realmente a casa.
    Sisu: perservanza psicologica straordinaria nell'affrontare sfide molto lunghe e difficilissime.


    SERBO
    Milozvučan: avere una voce dolce e gentile, particolarmente piacevole per l’orecchio.
    Mepak: il piacere delle piccole cose. La felicità? Non dipende dai grandi avvenimenti della vita ma dalle piccole esperienze.


    CATALANO
    Estrenar: indossare o usare qualcosa per la prima volta.


    MI'KMAQ, lingua di una popolazione nativa del Canada
    Wenjimpat: dormire nudi.


    UNGHERESE
    Donaldkacsázás: vagare per casa senza pantaloni o biancheria intima, ma solo con una camicia addosso.


    SVEDESE
    Knullrufs: risvegliarsi con i capelli in disordine dopo una notte di passione.
    Nja: nè si nè no.
    Lagom: letteralmente significa “moderato”, un concetto che sta fra il “ciò che è sufficiente” e “la giusta misura”. Viene anche inteso come modo di vivere che prevede il rispetto degli altri e ad evitare eccessi che possano danneggiare la libertà degli altri.
    Mangata: la scia del riflesso della luna sul mare di notte.
    Tretar: riempire per tre volte la tazza di caffè.
    Gökotta: quando ci si sveglia molto presto la mattina per uscire in mezzo alla natura e ascoltare il canto del primo uccello del mattino.
    Trädmord: letteralmente significa “assassino di alberi” e la parola è stata inventata nel 2011 a causa della morte di diversi alberi dovuta al danneggiamento e all'avvelenamento vicino a Stoccolma. Nel tempo il suo significato è mutato e attualmente si può tradurre con “uno spreco di carta o di imballaggi non necessario”.
    Fika: questa parola è un sostantivo, un verbo ma soprattutto un modo di vivere. Derivata da kaffi (termine svedese arcaico che indica il caffè) e nata dallo slang del XIX secolo, in cui le sillabe di una parola vengono invertite, fika in Svezia è ormai un’istituzione sociale: è una pausa caffè piacevole con i colleghi, gli amici o la famiglia. Nel fika il caffè, consumato spesso e volentieri dagli svedesi, o altre bevande calde possono essere accompagnati da biscotti, torte e dolci.
    Resfeber: l’agitazione ed inquietudine che fa battere forte il cuore prima di una nuova partenza.


    UCRAINO
    Horilyts: stendersi con il viso rivolto al cielo.


    SCOZZESE
    Turadh: sprazzi di azzurro intenso che si formano tra le nuvole dopo un temporale.
    Neach-Gaoil: la persona che vive dentro il tuo cuore.
    Curglaff: la sesazione di schok e di rinvigorimento che si prova quando ci si tuffa nell'acqua fredda.


    CECO
    Vybafnont: saltare fuori a sorpresa e urlare bu!


    BORO, lingua parlata in piccole frazioni del Nepal
    onsay: fingere di amare.


    GRECO
    Doxa: credenza popolare, opinione pubblica.
    Filoxenia: amore per gli ospiti.
    Proairesis: la capacità di prendere decisioni e scelte secondo ragione.
    Kairos: nell’antica Grecia significava “momento giusto o opportuno” o “momento supremo”. Il tempo per gli antichi greci poteva essere espresso da due parole: χρονος (chronos) e καιρος (kairos). Chronos si riferisce al tempo cronologico e sequenziale ed ha una caratteristica quantitativa, mentre Kairos è qualitativo e significa “un tempo nel mezzo”, un momento di un periodo di tempo indeterminato nel quale accade qualcosa di speciale per chi utilizza questa parola.
    Agape: amore incondizionato, disinteressato e smisurato. Tre sono i tipi di amore in greco: eros, legato all’attrazione fisica; philos, sentimento fraterno e di profonda condivisione e, appunto, agape. Il vertice più alto dell’amore, provato da chi dona tutto se stesso senza pretendere nulla in cambio.


    ALBANESE
    Besa: promessa inviolabile, tener fede a un giuramento mortale.


    KILIVIA , lingua della Nuova Guinea
    Mokita: una verità che tutti conoscono ma di cui nessuno parla e nessuno ammette.


    HAWAIANO
    Akihi: quel momento in cui, dopo che qualcuno ti ha dato le indicazioni stradali o ti spiega come arrivare in un posto, tu dimentichi tutto dopo aver ringraziato ed esserti incamminato.


    ISLANDESE
    Hoppipolla: saltare nelle pozzanghere.


    PERSIANO
    Zhaghzhagh: quando ti battono i denti, per il freddo o la rabbia.


    YIDDISH
    Luftmensh: chi fa costantemente sogni ad occhi aperti.
    Trepverter: letteralmente parole di scala, è la risposta giusta che avresti dovuto dare durante una discussione ma che ti viene quando stai andando via.
    Shmegegge: qualcuno che è sia un deficiente che un leccaculo.
    Fargin: orgoglio e sincera felicità per il successo di qualcun altro, l’opposto dell’invidia.


    INDONESIANO
    Begadang: restare svegli tutta la notte a parlare.
    Jayyus: una cosa che non fa ridere a un punto tale da risultare comica.
    Ming-Gat: andarsene per sempre senza dire addio.


    ITALIANO
    Magari: se solo questa cosa potesse essere vera.


    DANESE
    Hygge: quell’atmosfera accogliente e amichevole, quella sensazione di calore e benessere che si vive in casa, sul divano con una morbida coperta ed una tazza di tè caldo mentre fuori fa freddo o piove.


    NGANGIWUMIRR, lingua aborigena
    Dadirri: atto di profondo e riflessivo ascolto. È un metodo di cura, una pratica per superare traumi e dolore.


    PINTUPI, lingua aborigena
    Kanyirninpa: abbraccio protettivo e salutare. L’abbraccio non trasmette solo affetto, ma infonde salute fisica e mentale. È la protezione della famiglia verso un nuovo nato. Per gli adulti il significato cambia: non cercano più l’abbraccio della madre ma quello degli altri uomini.


    URONE, lingua di una popolazione indigena nordamericana
    Orenda: il potere di cambiare il mondo a dispetto di un destino avverso.


    BALINESE
    Ramé: caotico e gioioso/allegro insieme.


    EBRAICO
    Tithadesh: è l’augurio che si rivolge a chi ha acquisito qualcosa di nuovo (soprattutto materiale).


    PIRAHÃ, lingua di una popolazione indigena dell'Amazzonia
    Xibipiio: l’esperienza della transizione, l’atto di cominciare o terminare qualcosa, di trovarsi al limite di un fenomeno. Come una fiamma tremolante, che entra e esce dalla nostra percezione.


    POLACCO
    Załatwíc: risolvere una situazione e sistemare le cose arrangiandosi (con competenza, relazioni o anche solo fantasia).


    ---

    Potete ovviamente cominciare dalla parola che preferite e passare tranquillamente da una lingua all'altra.
    Queste parole POSSONO ma NON DEVONO NECESSARIAMENTE comparire nella vostra storia, è il loro significato generale che deve essere sviluppato. Più precisamente, le parole possono essere usate come:
    - argomento principale della storia: se scelgo “serendipity”, parlerò di come il mio personaggio durante la sua affannosa ricerca abbia trovato qualcosa di totalmente inaspettato.
    - sfondo: se scelgo “komorebi”, posso soffermarmi sulla descrizione del sole che filtra attraverso le foglie degli alberi ma posso anche utilizzarla solo come sfondo e poi andare avanti con la storia, i dialoghi, i pensieri dei personaggi.
    - vera e propria citazione nei dialoghi/pensieri: le parole giapponesi “itadakimasu” e “gochisousama” si prestano molto bene ad essere pronunciate da personaggi appartenenti ad anime e manga, mentre sarebbero ovviamente inappropriate se usate nei fandom di serie tv americane.
    - titolo: nessuno vi vieta di utilizzare la parola come titolo.

    Accetto:
    I fandom Fairy Tail e One Piece: tutti i personaggi e tutte le coppie
    Drabbles, Flashfics, Oneshots, Raccolte senza limite di capitoli, Longfics di max 10 capitoli.
    NON potete usare più di una parola per un singolo capitolo, MA potete usare una sola parola per più capitoli. Mi spiego meglio:
    - se scrivete una raccolta di 7 capitoli, potete usare 7 parole diverse (cap.1 – serendipity, cap. 2 – komorebi ecc) oppure potete usare la stessa parola per ogni capitolo (vi piace molto la parola Cwtch? Potete renderla l’argomento principale dell’intera raccolta e analizzare 7 abbracci diversi di 7 coppie diverse in 7 capitoli diversi).
    - per le longfic vale lo stesso discorso delle raccolte: una parola diversa per ogni capitolo oppure una stessa parola può ispirare l’intera long.
    Tutti i rating, tutti i generi, tutti gli avvertimenti

    Quando pubblicate la vostra storia, scrivete nell’introduzione: Questa storia partecipa alla Challenge delle Parole Quasi Intraducibili (FairyPiece version) organizzata dal forum FairyPiece – Fanfiction & Images.
    Inoltre fatemelo sapere qui sotto riempiendo questo specchietto:

    Nickname:
    Fandom:
    Titolo + link della storia:
    Parola:


    PREMI:
    1 recensione per ogni capitolo che pubblicate.
    1 banner + 1 recensione ad una qualsiasi altra storia a vostra scelta (drabble, flashfic, oneshot, capitolo singolo di una raccolta, NO LONGFIC) quando avrete utilizzato 10 parole di questa challenge.
    1 banner + 2 recensioni a 2 storie a vostra scelta (drabbles, flashfics, oneshots o capitoli singoli di una raccolta, NO LONGFIC) quando avrete utilizzato 20 parole.
    1 banner + 5 recensioni a 5 storie a vostra scelta (come sopra) se riuscirete ad usare ben 50 parole.


    AVVISO: il titolo della challenge dice “FairyPiece version” perché ho proposto la stessa challenge sul forum di EFP in versione multifandom.


    Per qualsiasi dubbio, non esitate a chiedere. Detto questo, buon lavoro e grazie a chi parteciperà!


    PARTECIPANTI:

    # Soly Dea → Fairy Tail: Cheiro no cangote - Gigil - Mbuki-mvuki - Aiaigasa - Dapjeongneo - Cwtch - Shoganai
    One Piece: Utepils - Manabamate - Knullrufs - Donaldkacsázás - Yoisho - Hanyauku

    # Zomi → One Piece: Wenjimpat - Oodal - Dor - Knullrufs - Backpfeifengesicht - Yoisho - Cheiro no cangote - Donaldkacsázás - Halatnost - Mamihlapinatapei - Retrouvailles

    # ___Page → One Piece: Flechazo - Manabamate - Iktsuarpok - Drachenfutter - Oodal

    # Ellygattina → Fairy Tail: Cwtch - Yoisho

    # DevilLight → Fairy Tail

    # Ultear / Black Nana → Fairy Tail

    Edited by SolyDea - 13/2/2020, 12:23
     
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    Che idea divina😍😍 non appena avrò l'ispirazione non mancherò di scrivere usando queste belle paroline :chopper:
     
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    CITAZIONE (_Kalika_ @ 30/9/2018, 12:02) 
    Che idea divina😍😍 non appena avrò l'ispirazione non mancherò di scrivere usando queste belle paroline :chopper:

    Idem! Appena ho un po’ di tempo scriverò anche io qualcosa ❤️
     
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    Ecco, l'ispirazione a me è arrivata XD

    Nickname: Soly Dea
    Fandom: Fairy Tail
    Titolo + link: Love is where the magic happens (raccolta di drabbles)
    Parola:
    Cap. 1 - PORTOGHESE | Cheiro no cangote
    Cap. 2 - TAGALOG | Gigil
    Cap. 3 - BANTU | Mbuki-mvuki

    Fandom: One Piece
    Ttitolo + link: Let love be a moving sea between the shores of your souls (raccolta di drabbles)
    Parola:
    Cap. 1 - NORVEGESE | Utepils
    Cap. 2 - RAPA NUI | Manabamate

    Edited by SolyDea - 8/10/2018, 16:16
     
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    che bell'idea!!!! :<3:
     
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    CITAZIONE (Zomi @ 1/10/2018, 14:17) 
    che bell'idea!!!! :<3:

    Grazie Zomi <3


    EDIT: LISTA AGGIORNATA, aggiunti 25 nuovi prompt!
    I nuovi prompt hanno questo simbolo: #
     
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  7. Ultear
     
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    Partecipo su efp nel fandom di fairy tail. Nome autrice Black Nana. Vorrei usare le parole:
    1) Mamihlapinatanei
    2)Cwatch
    3)Won
    4)Hai shi shan meng
    5)Hanyaku
    6)Redeamancy
    7)Dor
    8)Retrouvailles
    9)Cafunè
    10)Mono no aware
    11)Drachenfutter
    12)Shoganai
     
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    CITAZIONE (Ultear @ 1/10/2018, 20:24) 
    Partecipo su efp nel fandom di fairy tail. Nome autrice Black Nana. Vorrei usare le parole:
    1) Mamihlapinatanei
    2)Cwatch
    3)Won
    4)Hai shi shan meng
    5)Hanyaku
    6)Redeamancy
    7)Dor
    8)Retrouvailles
    9)Cafunè
    10)Mono no aware
    11)Drachenfutter
    12)Shoganai

    Ottimo, ti segno! Però se non ti sei ancora presentata sul nostro sito, ti invito a farlo nella sezione “Benvenuti pirati e maghi”. Ti aspettiamo :)
     
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    Che bella idea! Appena ne avrò la possibilità, scriverò sicuramente qualcosa!
    C'è per caso un limite di tempo?
     
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    CITAZIONE (Ellygattina @ 1/10/2018, 22:15) 
    Che bella idea! Appena ne avrò la possibilità, scriverò sicuramente qualcosa!
    C'è per caso un limite di tempo?

    No, è senza scadenza :) puoi scrivere quando vuoi
     
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    Uh, ma che nell'idea :chopper:
    Non so ancora se parteciperò, però vedo già molte parole interessanti.
    Complimenti ancora per l'idea.
     
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    No, è senza scadenza :) puoi scrivere quando vuoi

    Allora scriverò sicuramente qualcosa appena possibile! :wub:

    Edited by SolyDea - 2/10/2018, 22:02
     
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    Nickname: Zomi
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    Titolo + link della storia: Our Words
    Parola: -#1
     
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    Titolo + link della storia: Our Words
    Parola: #1 MI'KMAQ:Wenjimpat
    #2 TAMIL:Oodal
    #3 RUMENO:Dor
    #4 SVEDESE:Knullrufs
    #5 TEDESCO: Backpfeifengesicht
    #6 GIAPPONESE: Yoisho
     
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    CITAZIONE (Zomi @ 3/10/2018, 22:57) 
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    Nickname: Zomi
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    #3 RUMENO:Dor
    #4 SVEDESE:Knullrufs
    #5 TEDESCO: Backpfeifengesicht
    #6 GIAPPONESE: Yoisho

    Che bello Zomi!! :perona:
     
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