Piccoli Brividi

Raccolta di Flash su Ace x Bonney, Sabo x Ishley, Wire x Heat, Niji x Cosette, Zoro x Nami, Marco x Izou, Yonji x Pudding, Gladius x Monet, Kidd x Reiju, Law x Koala

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    Piccoli Brividi


    Come sopravvivere ai problemi quotidiani quando si ha una relazione con un umano, un licantropo, un Aerico, un tritone, una Veela…
    La fanfiction partecipa all’iniziativa HalloWeek 2019 organizzata dal forum FairyPiece – Fanfiction & Images.




    #1- Ace x Bonney:

    Bonney è una ghoul.
    Mangia cadaveri e non disdegna mordere a morte qualche incauto passante che attraversa la sua zona di caccia.
    Far sparire la salma è la parte che preferisce.
    Innamorarsi quindi di un umano non è pensabile.
    Assolutamente no!
    Figuriamoci di un'altra creatura sovrannaturale, ululante magari, che muta con la luna piena, ride sempre, con lentiggini da contare e baciare e una folta chioma fosca che ora è ristretta solo agli ondulati capelli.
    Cazzo.
    Bonney lo sapeva che frequentare Ace, e la sua fottutissima licantropia, non era una buona idea.
    Si è innamorata di un cane. Anzi di cibo per cani.
    -Ehi Bon, vuoi?-
    Il piede che le porge, di un poveretto di cui sta masticando il fegato, luccica davanti ai suoi occhio viola.
    -Non parlare con la bocca piena, cagnaccio!- lo rimprovera.
    Con un sorriso.
    E anche Ace sorride.
    E a Bonney passa la fame.
    Tutto sommato, lei ama i cani.




    #2- Sabox Ishley:

    Ishley è un'ambientalista convinta.
    Lei salverà il mondo.
    E per iniziare a salvare la Terra, ha iniziato la sua propaganda dal mare!
    I pescherecci illegali, che razziano i mari, non hanno scampo contro di lei, il suo gommone, e la sua truppa di Mermaid.
    Li accerchiano, fanno fuggire i branchi di balene, tagliano le reti e...
    E non sa bene come, ma dall'ultima battuta di caccia ai pescherecci, Ishley non ha portato a casa una medaglia morale ma un tritone.
    Biondo come la sabbia, capelli mossi come onde, occhi azzurri come l'Oceano, sorridente come la spuma.
    -Sabo basta- ride, asciugando il pavimento del bagno attorno alla vasca.
    -Ish, Ish dai guarda- crea bolle con le mani, mentre la coda marina sguazza nel liquido cristallino della doccia.
    Ishley lo guarda, sorride, lo ama.
    Ora ha un motivo in più per proteggere i mari.




    #3- Wire x Heat:

    Avere una relazione amorosa con uno zombie non è facile.
    Perde i pezzi facilmente, d'estate germina, tende spesso e volentieri a voler mangiare i cervelli altrui e sbava molto di notte.
    Quando non ti morde nella sua fase rem.
    Eppure Wire ama Heat con tutto se stesso.
    Dalla punta dei corni rossi, passando per i baffi scuri, i pronunciati canini da Oni e gli occhi privi di iride.
    -Wire- ansa lo zombie, posando il pesante capo ricco di dreadlocks sulla spalla dell’orco –Heat vuole bacio-
    Piega il capo, quasi lo perde se non fosse per i saldi punti che uniscono la trachea, e sfarfalla le ciglia nascondendo e mostrando le iridi: una azzurra e una gialla.
    E come si può dirgli di no?
    Wire si lecca i canini, accosta le labbra e bacia il suo compagno non morto.




    #4- Niji x Cosette:

    Il respiro muove con cadenza lenta ed estenuante il petto di Cosette.
    Lo alza e abbassa nel meritato riposo: su e giù, su e giù.
    E per Niji è una’appetitosa e sofferente agonia.
    Conta ogni singolo respiro, ogni soffio d’aria che entra tra le labbra della ragazza e scende fino ai polmoni attraverso quella succulenta, spoglia, fragile, indifesa gola che pulsa di vita.
    Di sangue.
    Gli basterebbe aprire la fauci, azzannarla e cibarsi, senza nemmeno curarsi di bloccarle i polsi o impedirle di urlare: Cosette dorme, e lui è un vampiro esperto.
    Saprebbe cibarsi di lei senza sprecare energie e senza perdere nemmeno una preziosa, rossa, vitale, calda goccia di sangue.
    La bava gli cola dalle labbra, scivola sul mento e bagna i canini pronunciati.
    Oh, solo un morso.
    Solo un assaggio di quella diafana e morbida gola.
    Un leggero sorso della sua dolce Cosette.
    Solo…
    -Mmm… Niji… sm-smettila di baciarmi…-
    -Scusa- ansa non riuscendo a smettere di accarezzarla e baciarla.
    Come potrebbe fermarsi?
    -Ma, ma… Niji kun, l’abbiamo appena-
    -Ancora- si preme a lei, al suo corpo caldo e nudo sotto le lenzuola –Ancora-
    Cosette non saprà mai che bramosia suscita nel suo vampiro.
    Di sicuro non immagina che la sete tace dinanzi ad altre fami così umane.




    #5- Zoro x Nami:

    La coda frusta l’aria rabbiosa.
    Stupido Aerico dei suoi stivali!
    Oh ma se osa avvicinarsi lei, lei…
    Arriccia il nasino e scuote la chioma rossa Nami, agitando le orecchiette feline nel tenere il broncio a Zoro.
    Lo stupido e colpevole demone degli inferi Zoro.
    La precisazione è d’obbligo.
    Soprattutto se il sopra indicato demone ha osato additarla come micetta quando lei invece è una yokai, fatta e finita.
    Una Bakeneko, per essere precisi.
    -Nami-
    Nami soffia, sferza l’aria con la candida codina e gli da le spalle: stupido Aerico dalle corna appena accennate.
    -… Nami-
    No, non gli concederà attenzione. È arrabbiata con lui, non lo vuole vedere, è offesa, è punta sul vivo, è…
    Una mano si muove agile tra di loro e le va ad accarezzare le orecchiette, rubandole una fusa.
    -Prrrr-
    Zittisce il suo verso di apprezzamento troppo tardi: Zoro l’ha sentita e continua ad accarezzarla.
    Una carezza tra le orecchie, una sul coppino, una sulla candida coda che si drizza e freme.
    -Prrrr… nyaooo~♥… no! Smettila! Sono arrabbiata con te, io non… ~prrrr!-
    Zoro si guarda bene dal ghignare quando Nami si volta verso di lui e si raggomitola sulle sue gambe, in cerca di coccole.
    Si, ha sbagliato, lo riconosce ma non lo ammetterà mai ad alta voce.
    Ma sa come farsi perdonare dalla sua amata.
    -Prrr~♥- le mani zampettano sul suo petto richiamandolo –Ancora-
    Si, Zoro sa come farsi perdonare.




    #6- Marco x Izou:

    Non dovrebbe nascondersi: è un Qilin, lui!
    L’unicorno d’oriente.
    I suoi cugini yankee, dai colori sgargianti e l’omosessualità per nulla latente, sono scialbe fotocopie in bianco e nero al suo confronto: lui ha la pelle color ossidiana, i raggi del sole si specchiano tra le squame e le fanno brillare come gioielli.
    Il suo corpo affusolato danza tra la boscaglia e le sue corna ricurve svettano luminose e piene d’orgoglio.
    Quindi perché si nasconde Izou?
    Dietro poi un glicine dai rami carichi di fiori?
    Non sarà la presenza di quel Fenghuang a renderlo tanto nervoso no?
    In fondo è solo una fenice cinese: una colorata, sgargiante, dalle penne di un blu cielo e le piume di un azzurro mare, gli occhi color notte e capelli biondi ben delineati dall’undercut.
    Una semplice fenice no?
    -… Marco…- si scioglie contro il tronco del glicine Izou, e sente il suo cuore di unicorno martellare a mille.
    È così bello Marco, così luminoso, così vivo, così…
    -Izou, perché ti nascondi?-
    … maledettamente sveglio.
    Non fa in tempo a voltarsi e scappare, che in un battito di ali fiammeggianti il Fenghuang lo blocca nella sua fuga: oh sciocche gambe di cervo, a che servite se diventate budino quando dovete scappare da lui?
    -Non dovresti nasconderti- gli sorride il biondo, e Izou è certo che la sua bellezza è niente in confronto alla sua.
    Altro che belle corna e pelle di cuoio nero!
    Non prova nemmeno a replicare, sussultando quando Marco gli prende la mano e lo fa uscire a forza da sotto la chioma del glicine.
    -Ecco- sorride al Qilin soddisfatto –Alla luce, il luogo che meriti-
    Le squame corvine brillano come zaffiri scuri e le corna sembrano innalzarsi verso il cielo.
    Marco sorride e stringe forte la mano di Izou.
    Com’è bello il suo Qilin sotto la luce del sole.
    Com’è bello Izou al suo fianco.




    #7- Yonji x Pudding:

    Sbuffa e gonfia le guance, lisciandosi la frangetta.
    -Smettila!- ordina ma Yonji non ci riesce.
    -Hai un buon profumo- impianta il tartufo che gli fa da naso su un suo fianco, aspirando a pieni polmoni l’essenza della Veela.
    Oh si, sa di cose buone, di fiori, di zucchero e pane!
    -Smettila ho detto!- agita il fine vestito Pudding, distanziandosi dal Fenrir.
    Gesto inutile perché il cagnone –seppur nella forma umana- la insegue e continua ad annusare.
    Annusare che poi?!?
    Lei è una Veela, non puzza mica!
    -Smettila subito, o io… io…- agita le mani, minacciosa.
    Non che possa fare chissà che cosa: ha il potere della divinazione, ma anche se potesse sparare fulmini dalle dita il cagnone sembra fin troppo interessato a lei per demordere.
    Però tentar non nuoce.
    -Se no tu?- alza gli occhi Yonji, staccando il naso dalla veste, guardandola con iridi dilatate.
    Da cagnone appunto!
    Un cagnone carino e coccoloso.
    -Io… io…- si trova in difficoltà davanti a quegli occhi azzurri e trasparenti -… io…-
    -Sei bella- parla sincero e roco, sempre accovacciato ai suoi piedi –Molto bella-
    E Pudding sarà pure una Veela con la sola capacità della divinazione, ma come ogni vera creatura del suo rango, sa riconoscere parole dette con pura onestà di cuore.
    E Yonji è sincero.
    -Smettila- trilla ancora, mani alle guance e volto in fiamme, ondeggiando emozionata.
    -Ma è vero- la rincorre e blocca tra le sue braccia. Così calde!
    -Sei profumata, e bella, e leggera e… oh! Hai tre occhi! Sono bellissimi! Posso baciarteli? Eh, posso?-
    Pudding continua a chiedere a Yonji di smetterla.
    Si, di smettere di dirle che è bella, che profuma, che il suo terzo occhio è tutto da baciare e di baciarla. Ma lui non smette.
    E Pudding spera non lo faccia mai.




    #8- Gladius x Monet:

    -Sei strano-
    Glielo dice col solito sorriso sornione sulle labbra.
    A Gladius non piace quel sorriso.
    Non gli piace nemmeno che un’arpia dalle ali candide gli venga a dire che è strano.
    -Parole audaci per un’arpia- si sistema la mascherina con cui cela le zanne da Zmaj.
    Bere il thè con quella pezza al viso è un’altra cosa che non gli aggrada.
    -Oh- sorride ancora Monet, portandosi un’ala a coprire la bocca arricciata e divertita –Ti sei offeso?-
    Gladius vorrebbe dirle che i draghi slovacchi come lui non si offendono: portano rancore con dovuta compostezza e meditano velenosa vendetta.
    Ma non glielo dice.
    Continua la sua ricerca di una buona sala da thè nella Londra vittoriana in cui vive, tallonato dalla donna.
    -Non era mia intenzione- vola con un balzello sopra di lui, bloccandogli la strada.
    A Gladius l’arpia sta sempre meno simpatica.
    -Posso farmi perdonare offrendoti- lo studia, lo guarda con fin troppa attenzione –Una tazza di thè? Un Early Rooibos dell’Europa orientale magari?-
    Si avvicina di un passo e alza un’ala, non tentennando quando la posa ad abbassare la sua mascherina.
    -In un luogo magari dove poter ammirare le tue belle zanne, draguccio?-
    A Gladius non piace Monet.
    Ma il suo thè si.
    Anche casa sua non è male: lì può sgranchire le ali squamose, azzannare l’aria con la sua dentatura e chiacchierare con lei.
    Ma a lui continua a non piacere!
    Anche se i suoi occhioni dorati, i capelli color camomilla e il sorriso ingannatore hanno un che di affascinante.
    Ma a Gladius non piace Monet!
    O forse si?
    Lo deciderà al prossimo thè. Se l’è ripromesso.




    #9- Kidd x Reiju:

    Reiju non è brava a cucinare.
    Insomma, non si è mai auto regalata un’intossicazione alimentare e da quel che ricorda non ha mai causato un mal di pancia ai fratelli quando cucinava per loro.
    Ma nemmeno è una chef provetta come suo fratello minore (quello biondo, dei quattro).
    Per cui retifichiamo: Reiju sa cucinare ma non ad alti livelli.
    Lacuna da colmare quando hai una relazione stabile con un Conriocht buongustaio e perennemente affamato.
    Kidd in effetti non sembra conoscere la sazietà: né a tavola né a letto.
    E se sul secondo versante Reiju è ben disponibile a sacrificarsi sotto le fauci del mannaro irlandese in tutta la sua umana umanità, nel primo campo è corsa subito ai ripari.
    O meglio ci ha provato.
    -Forse dovrei cuocerla ancora un po’- prova ad allungare una mano al piatto di Kidd, che ringhia minaccioso facendola ritirare.
    -No!- ulula e scodinzola con la folta coda purpurea, azzannando la bistecca al sangue (per non dire ancora viva) che sta divorando.
    –È…- deglutisce non avvezzo ai complimenti, nemmeno per la fidanzata -È perfetta così!-
    Reiju sorride e sente il petto gonfiarsi di emozione.
    È perfetta così.
    La bistecca al sangue –cruda- che ha servito al suo ragazzo per cena, è perfetta!
    -Se vuoi te ne preparo un’altra- propone felice.
    -Davvero?- alza il capo imbrattato di sangue Kidd.
    Reiju annuisce e torna in cucina, saltellando sulle vocali eccitate ululate dal mannaro.
    Lo stomaco del Conriocht ha trovato pace finalmente: per ciò che si tiene sotto la cintura dell’Eustass, ci penserà durante tutta la notte.




    #10- Law x Koala:

    Law credeva di aver investito una volpe.
    Una piccola, rossiccia, dagli enormi occhi azzurri volpe.
    E preso dal suo giuramento di Ippocrate, aveva raccolto la piccola creatura dall’asfalto e l‘aveva portata a casa, dove si era improvvisato veterinario, applicando le sue conoscenze mediche da cardiochirurgo.
    Questo aveva fatto Law: aveva salvato una volpe.
    Quindi, che ci faceva una ragazza mezza nuda in casa sua, laddove aveva lasciato la piccola bestiola a riposare?
    -Dovrei denunciarti sai?- si copre alla bene e meglio Koala, usando una coperta del divano dove ha riposato –Chi ti ha insegnato a guidare?!-
    Ischemia celebrale, infarto del cervelletto, demenza senile precoce, schizofrenia, sindrome da sonnambulismo…
    Law elenca tutte le patologie che potrebbero averlo investito –pessima scelta di parole- per causargli l’allucinazione di una ragazza nuda in casa sua alle sette di mattina.
    Lui aveva investito una volpe!
    -Senti, facciamo così: ora prendo e me ne vado- si alza barcollante dal divano il kitsune, ma non muove che un passo che le gira la testa e… ops!
    Per fortuna le braccia di Law la prendono al volo.
    -Sei ancora convalescente- la ragguaglia col suo tono da medico.
    -E grazie a chi?- si lascia prendere in braccio, stretta da due forti braccia tatuate e da un paio d’occhi che non sembrano poi così tanto confusi.
    Law è sicuro di aver investito una volpe.
    Di averla curata e lasciata dormiente sul divano di casa.
    Sul perché ora abbia tra le braccia una bella, sorridente, energica e con le bende dell’animale addosso ragazza, si rifiuta di pensarci.
    Per ora va bene così.
    Gli piace quella piccola creatura di nome Koala.
    Gli piace davvero.
     
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