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Grazie a ___Page per questo nuovo aggiornamento di parole intraducibili!
SVEDESE Fika: questa parola è un sostantivo, un verbo ma soprattutto un modo di vivere. Derivata da kaffi (termine svedese arcaico che indica il caffè) e nata dallo slang del XIX secolo, in cui le sillabe di una parola vengono invertite, fika in Svezia è ormai un’istituzione sociale: è una pausa caffè piacevole con i colleghi, gli amici o la famiglia. Nel fika il caffè, consumato spesso e volentieri dagli svedesi, o altre bevande calde possono essere accompagnati da biscotti, torte e dolci. Resfeber: l’agitazione ed inquietudine che fa battere forte il cuore prima di una nuova partenza.
NORVEGESE Friluftsliv: connettersi con la natura, la sensazione che si prova quando si trascorre del tempo all’aria aperta e si sta in mezzo alla natura. È quel senso di pace e serenità che va in contrasto con la frenesia della quotidianità e che si può vivere facendo sport nella natura, ma anche semplicemente meditando o respirando aria buona, facendosi regalare energia dall’ambiente circostante.
DANESE Hygge: quell’atmosfera accogliente e amichevole, quella sensazione di calore e benessere che si vive in casa, sul divano con una morbida coperta ed una tazza di tè caldo mentre fuori fa freddo o piove.
GRECO Kairos: nell’antica Grecia significava “momento giusto o opportuno” o “momento supremo”. Il tempo per gli antichi greci poteva essere espresso da due parole: χρονος (chronos) e καιρος (kairos). Chronos si riferisce al tempo cronologico e sequenziale ed ha una caratteristica quantitativa, mentre Kairos è qualitativo e significa “un tempo nel mezzo”, un momento di un periodo di tempo indeterminato nel quale accade qualcosa di speciale per chi utilizza questa parola. Agape: amore incondizionato, disinteressato e smisurato. Tre sono i tipi di amore in greco: eros, legato all’attrazione fisica; philos, sentimento fraterno e di profonda condivisione e, appunto, agape. Il vertice più alto dell’amore, provato da chi dona tutto se stesso senza pretendere nulla in cambio.
TEDESCO Sehenswürdigkeit: un’attrazione di un luogo che vale la pena di essere visitata, una meraviglia da non perdere quando si viaggia in un particolare posto. Wanderlust: nata dall’unione di “Wandern” (girovagare) e “Lust” (desiderio), la Wanderlust esprime il perenne desiderio di viaggiare, quasi un’ossessione, una voglia perenne di partire per fuggire in qualsiasi luogo del mondo, l’importante è che sia lontano da casa.
BANTU Ubuntu: umanità verso gli altri, la sensazione del sentirsi parte di una grande comunità, secondo la filosofia che una persona è quella che è in virtù di ciò che tutti siamo. Chi ha ubuntu non può perseguire solo il vantaggio personale, ma è una persona aperta e disponibile e fa del bene che si diffonde in tutta l’umanità.
TAGALOG Balikwas: saltare improvvisamente in un’altra situazione e sentirsi sorpreso, ma anche andare contro corrente e abbandonare la propria zona di comfort.
NGANGIWUMIRR, lingua aborigena Dadirri: atto di profondo e riflessivo ascolto. È un metodo di cura, una pratica per superare traumi e dolore.
SPAGNOLO Engentar: desiderare di stare soli, ricercare una serena solitudine, il desiderio di allontanarsi dagli altri gioendo della propria solitudine.
YIDDISH Fargin: orgoglio e sincera felicità per il successo di qualcun altro, l’opposto dell’invidia.
HINDI Jugaad: trovare soluzioni innovative, improvvisate e geniali, utilizzando quello che si ha. È la capacità di trovare soluzioni creative, frugali e inaspettate.
PINTUPI, lingua aborigena Kanyirninpa: abbraccio protettivo e salutare. L’abbraccio non trasmette solo affetto, ma infonde salute fisica e mentale. È la protezione della famiglia verso un nuovo nato. Per gli adulti il significato cambia: non cercano più l’abbraccio della madre ma quello degli altri uomini.
SERBO Mepak: il piacere delle piccole cose. La felicità? Non dipende dai grandi avvenimenti della vita ma dalle piccole esperienze.
URONE, lingua di una popolazione indigena nordamericana Orenda: il potere di cambiare il mondo a dispetto di un destino avverso.
BALINESE Ramé: caotico e gioioso/allegro insieme.
EBRAICO Tithadesh: è l’augurio che si rivolge a chi ha acquisito qualcosa di nuovo (soprattutto materiale).
PIRAHÃ, lingua di una popolazione indigena dell'Amazzonia Xibipiio: l’esperienza della transizione, l’atto di cominciare o terminare qualcosa, di trovarsi al limite di un fenomeno. Come una fiamma tremolante, che entra e esce dalla nostra percezione.
CINESE Yuán fèn: relazione determinata dal destino. La fatidica coincidenza delle relazioni: non avvengono per caso, ma dipendono dalle azioni commesse nella vita precedente. Chi si incontra, insomma, lo fa grazie a una innata connessione universale.
POLACCO Załatwíc: risolvere una situazione e sistemare le cose arrangiandosi (competenza, relazioni o anche solo fantasia).
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